Perché abbiamo pensato a un concorso fotografico che sfociasse in una mostra collettiva?
Chi scrive è nata e cresciuta a Milano, eppure apprezza da anni gli sforzi, l'entusiasmo e l'organizzazione di quella che affettuosamente chiama "la banda di cornaredo". Sarebbero le menti (e le tante braccia) che stanno dietro a quell'evento che ormai è un appuntamento fisso dell'estate in provincia.
Adoro dare nel mio piccolo una mano quando ce n'è bisogno, perché le persone che incontro durante la Festa sono d'ispirazione. I sorrisi dei volontari, i profumi dalle cucine, la musica dei concerti, le grappe e i vini in compagnia, le bancarelle colorate, le chiaccherate di politica sotto il cielo notturno...sono tante le immagini che mi vengono in mente se ripenso agli ultimi anni della Festa, e sono tutti belli. Tutti così veri, tutti così sinceri.
In un mondo che cambia alla velocità della luce, che ci lascia spesso indietro perplessi, che non ci dà il tempo di adattarci, però, abbiamo creduto fosse utile cercare di fissare delle immagini che ci raccontassero la Realtà.
Quella della vita reale, quella dei sogni, quella dell'esperienza nostra o di altri. Quella che viviamo fuori o dentro di noi.
Ecco perciò che nasce un (goffo?) tentativo di mettere insieme le esperienze di tutti coloro che vorranno partecipare. Il Lavoro è una esperienza che ci coinvolge volenti o nolenti, e può essere visto in ogni sfumatura: lavoro è una madre che gestisce la quotidianità, un operaio impegnato in fabbrica, un ingegnere che dirige un cantiere, dei volontari che ci regalano il loro tempo, dei creativi che festeggiano una buona idea, degli studenti che sostengono un esame, oppure possono essere scampoli di vita lavorativa che non ci appartengono ma che vorremmo tanto fare nostri.
Per una volta, ci piacerebbe poter prendere un respiro e fermarci a ragionare, a vedere davvero.
La fotografia può essere un buon supporto per questo scopo: un fermo immagine di questa giostra veloce, in cui cogliere piccoli dettagli che altrimenti sfuggirebbero.
Il mondo è troppo ricco di sfumature che non abbiamo il tempo di apprezzare: vorremmo che ci riappropriassimo del diritto di fermarci, guardare e ragionare sulle realtà che ci mostrerete con il vostro sguardo sul mondo.
Abbiamo bisogno di voi tutti per poter rendere concreto questo esperimento: partecipate, e proviamoci assieme.
giovedì 13 maggio 2010
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